mercoledì 23 giugno 2010

Giulietto e i derivati

Il buon Tremonti tuona contro la scarsa trasparenza che a partire dagli strumenti finanziari derivati lambisce e intacca la stabilità del sistema finanziario nel suo complesso. Ma un ministro, quand'anche illuminato e armato di buoni propositi, ben poco può fare se il sistema finanziario non si decide ad adottare misure più rigorose. Quel che stupisce è che il ministro non sia coerente con le sue stesse enunciazioni di principio. Giace infatti da molti mesi inevasa la pratica della maggiore trasparenza dei contratti derivati degli enti locali italiani. L'ultima volta che si è avuta notizia della questione è quando è stata messa in consultazione una bozza di decreto di riordino della materia (settembre 2009). Inoltre, come sottolineato anche da alcune interrogazioni parlamentari, non si capisce perchè il Ministero non sia disposto ad adottare standard di trasparenza analoghi a quelli che intende accollare alle amministrazioni locali italiane per quanto riguarda la propria operatività in derivati. Se ci fosse una posizione chiara su questi due elementi sarebbe più facile interpretare e valutare la posizione perorata a livello internazionale.