martedì 27 gennaio 2009

Per non dimenticare l'orrore nazista

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno. Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

domenica 25 gennaio 2009

Commenti alla mozione di Impegnati-UPL al congresso del PLI

Cari amici, ritengo che la vostra iniziativa in quanto trasparente e alla luce del sole sia meritevole di apprezzamento. A ridosso di un congresso sarebbe infatti opportuno poter avere almeno un'idea della materia del contendere. Le linee generali del documento sono interessanti e condivisibili. Ci sono però dei dettagli che, a mio modo di vedere, lasciano a desiderare forse per una elaborazione troppo concentrata nel tempo. Spero che possiate accogliere con spirito costruttivo i rilievi critici che colgo l'occasione di presentarvi. Punti 1 e 2: ottimi. Punto 3: come si concilia con l'attuale statuto? Punto 4: ma se in 2 si è criticata l'azione del PDL e si pongono condizioni per un'alleanza, l'esordio del punto 4 è incoerente o, nella migliore delle ipotesi, limita fortemente il potere negoziale (visto che si indica un solo esito come coerente con le disposizioni congressuali). Inoltre, pensare che disposizioni dal centro siano il regolo per le alleanze alle amministrative è una posizione molto old stile che non collima con le esigenze e le istanze locali. Nell'appendice 1, quando si parla di "potere economico", si propugna a cuor leggero la bancarotta del sistema previdenziale pubblico (ve ne sarete accorti, no, che questo implica dire come voi fate: abolizione dell'obbligo di versamento dei contributi all'inps) e allo stesso tempo e sullo stesso piano l'inezia dell'abolizione dei sostituti d'imposta A proposito di Valori Naturali non mi è chiaro come in un contesto liberale lo Stato Liberale possa e debba introdurre la religione (laica) (feticcio) della moralità che si declina nell'onestà. Naturalmente nulla contro l'onestà e i suoi cultori, ma sono sempre un po a disagio quando la politica deve essere impostata su binari morali che come tali pre-esistono all'agire politico. Il passaggio successivo è preoccupante. Dopo aver esordito con la libertà e la proprietà privata, dopo esser passati per l'onestà, si arriva ai graffiti al congiuntivo e all'accademia della crusca. Scelta forse eccessiva, quantomeno nel paragrafo dei "Valori Naturali". Gli interventi delineati alla fine del paragrafo tornano ad essere incisivi, coerenti, appropriati. Il terzo paragrafo, titolato "Orgoglio italiano" ha un tono un po' troppo da sparata. Non vi sottraete al (talvolta tragico) errore di considerare la politica estera come strumento di prestigio e non come strumento per la tutela degli interessi nazionali. Non è chiaro cosa vogliate dall'Europa, cosa proponete per lei e come si colleghi all'orgoglio italiano. Spero che i miei commenti possano esservi utili per mettere a punto alcuni aspetti. Buon lavoro e a rivederci al congresso. Cari saluti, Dino Barti.